Se avete pensato ch’io fossi sparita nel nulla, non è così, la realtà è che mi sono ammalata, ho avuto la febbre e raffreddore e per qualche giorno non me la sono sentita ne di scrivere ne di fare foto.
Oggi però sono tornata alle mie attività quotidiane, ho ancora un pochino di raffreddore ma ormai la febbre è nel dimenticatoio; quale modo migliore per riappacificarsi con le proprie mansioni quotidiane se non fare qualcosina per il blog? Approfitto dunque di qualche minuto di pausa dal lavoro per scrivervi questo post, oggi voglio parlarvi di due prodotti che ho trovato all’interno del Glamour Kit di Deborah milano che vi avevo mostrato in questo post haul, si tratta de Il Rossetto n°800 e Il Lipliner n°195.

La Matita abbinata al rossetto è di una colorazione leggermente più scura, ad un primo impatto sembra che sia più sul vinaccia che sul colore del rossetto eppure l’accoppiata è vincente poiché dopo averli applicati essi si fondono perfettamente creando un effetto visivo bellissimo e assolutamente non esagerato.
Io non ho mai amato troppo le matite labbra, ammetto di non aver mai avuto una strabiliante precisione nell’applicarle e in più ho sempre temuto che definendole troppo non avrei saputo valorizzarle al meglio e anzi tirare fuori i difetti che ad occhio nudo non si vedono.
Questo piccolo “pericolo” io lo corro, per questo quando uso la matita cerco di stare attenta e di fare un lavoro certosino di correzione e di precisione, poiché le mie labbra non sono completamente simmetriche, proprio come è normale e naturale che sia, e linee troppo nette rischiano di evidenziare questa caratteristica; meglio in questo caso avere la mano leggera, sfumare molto il colore all’interno delle labbra in modo da avere una linea più morbida e in caso di asimmetrie cercare di fare delle piccolissime correzioni nel modo più naturale possibile.
Con tutti questi piccoli accorgimenti il risultato è più che buono e anche io che ho sempre temuto questo prodotto, sto iniziando a rivalutarlo e ad apprezzarlo, sempre però in coppia ad un rossetto, mai sola e mai e poi mai più scura del rossetto.

Mettendo da parte la questione del colore e del modo d’uso, parliamo un attimo delle formulazioni e delle prestazioni. Il rossetto è sodo e cremoso, ha una buona pigmentazione ed è coprente al punto giusto; la durata è buona, diciamo nella media di un rossetto e se si mangia e si beve è il caso di fare un bel ritocco.
La matita ha una punta abbastanza dura, la scrittura non è particolarmente fluida ma per chi sbaglia facilmente forse è un vantaggio poiché consente di correggere facilmente l’errore ed eventualmente ripassare su una linea più incerta. La pigmentazione è buona, al primo tratto può sembrare che non lo sia data la durezza della mina ma dopo poco ci si rende conto che basta che il prodotto si scaldi un pochino per avere una migliore prestazione durante l’applicazione.
La durata è molto buona, va di pari passo con il suo “compare” rossetto anche se è più resistente di lui durante i pasti e qui meglio stare attente, meglio dare un’occhiatina spesso ed eventualmente sfumare con il dito se non si può fare un ritocco immediato, onde evitare di rimanere con la matita quasi tutta lì e le labbra nude.